
In Italia sono ancora alti i dati relativi a dispersione e abbandono scolastico. La causa principale di questi fenomeni è la povertà educativa, figlia da un lato della povertà economica e di fragilità educative, dall’altro di una scarsa consapevolezza, da parte dei ragazzi e delle ragazze, dei bambini e delle bambine, riguardo al proprio percorso scolastico.
Si tratta di una vera e propria emergenza che può avere conseguenze drammatiche non solo per i giovani, ma per il futuro stesso del nostro Paese.
PRISMI è un progetto biennale di contrasto alla povertà educativa, che si articola in una serie integrata di azioni rivolte agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado e ultimi anni della primaria, al corpo docente, alle famiglie e alle comunità territoriali.
Il modello educativo proposto comprende attività laboratoriali artistico-espressive, supporto didattico, orientamento per ragazzi e famiglie, supporto mirato alle fragilità.
Tale modello viene attuato in 3 istituti milanesi partner di progetto, ma si presta a essere replicato, in toto o in parte, anche in altri territori
Gli anni chiave: la scuola secondaria di primo grado
Le ricerche confermano la crucialità degli anni della scuola media ed è appunto su di essa che il progetto si focalizza, estendendo le azioni anche agli ultimi anni della scuola primaria e dedicando una particolare attenzione ai passaggi di ciclo che la precedono e la seguono.
PRISMI si propone di offrire ai ragazzi e alle ragazze opportunità per riconoscere e potenziare le proprie risorse e competenze personali, cognitive e non cognitive, offrendo contemporaneamente un sostegno didattico e psico-educativo mirato ai soggetti più fragili.
In questo modo intende permettere loro di acquisire un bagaglio solido di conoscenza, esperienze, relazioni e fiducia che li renda pronti per affrontare non solo le scelte scolastiche, ma in generale quelle della vita.
PRISMI promuove un modello di scuola equa, di qualità e inclusiva. Una scuola che metta al centro i ragazzi e le ragazze, tutelati e guidati da figure educative formali e informali, supportati dalle famiglie e aiutati in caso di fragilità.
Gli ingredienti di PRISMI
- Protagonismo dei giovani, con le loro aspirazioni, opinioni e potenzialità
- Relazioni attive tra la scuola, cuore del territorio e della vita dei ragazzi, e la comunità educante territoriale
- Attenzione ai bisogni specifici degli studenti e studentesse fragili
Le 9 azioni di progetto
Fino a 40 ore di formazione per 60 docenti in particolare sui temi dell’inclusione scolastica e della didattica orientativa.
Percorsi di orientamento per studenti, affiancamento individuale per oltre 400 alunni e alunne, momenti formativi per genitori, sempre guidati da pedagogisti e psicologi esperti.
Percorsi laboratoriali di potenziamento e recupero nelle competenze logico-matematiche per circa 700 studenti e studentesse, con attività in classe e dotazioni tecnologiche, percorsi specifici per chi ha più fragilità e un’attenzione particolare alla didattica di genere.
Supporto mirato per circa 160 studenti e studentesse con fragilità, attraverso il lavoro per piccoli gruppi ed esperienze laboratoriali all’interno del Presidio Educativo pomeridiano attivato nella scuola.
Percorsi rivolti a circa 320 bambini e bambine della scuola primaria, con l’obiettivo di rafforzare l’autostima, la percezione di sé, la gestione delle emozioni.
Percorsi per alunni e alunne di V primaria e I secondaria con fragilità, condotti da psicologi e pedagogisti, focalizzati sulle relazioni nei gruppi e sull’emersione della personalità.
Laboratori ispirati alla pratica del Poetry Slam condotti da performer e operatori professionisti, finalizzati al potenziamento delle capacità espressive e relazionali.
L’esperienza della produzione di un documentario per scoprire e raccontare il proprio quartiere, esprimendo opinioni, aspettative e idee.
Attività per far prendere consapevolezza di sé alla Comunità Educante locale e per stimolare l’attivazione, la collaborazione e la partecipazione attiva dei vari attori (educazione formale, non formale, informale)
I presidi educativi
Si inserisce nel progetto PRISMI anche il lavoro dei Presidi Educativi Territoriali, che CIAI sostiene attraverso il programma SÈI – Sostegno Educativo in Italia.
Si tratta di Centri attivi all’interno della scuola due giorni alla settimana in orario extrascolastico, dove uno staff composto da educatori ed educatrici, operatori artistici e personale specializzato segue in modo mirato gli alunni e le alunne segnalati dai docenti come fragili.
Nei Presidi Educativi si svolgono attività di aiuto nei compiti e sostegno allo studio, svolte in piccoli gruppi, alternate ad attività di didattica informale quali giochi e laboratori artistico-espressivi e psico-educativi, per il potenziamento delle competenze non cognitive e relazionali.
i Presidi sono spazi fisici, ma anche relazionali, il cui lavoro è orientato a migliorare non solo il rendimento scolastico dei ragazzi e delle ragazze più a rischio, ma prima di tutto il loro benessere emotivo, la motivazione e l’autostima.
Nell’ambito di PRISMI sono stati attivati tre Presidi Educativi presso gli Istituti Comprensivi Sottocorno, Filzi e Capponi.
I numeri di PRISMI
di supporto scolastico
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