Anche Rashad* era stato inserito da CIAI nella lista di coloro che, avendo collaborato con una ONG occidentale, sono oggi a rischio di ritorsioni da parte dei talebani. Avrebbe dovuto prendere un aereo e mettersi in salvo in Italia, ma l’attacco dell’Isis-K e la chiusura dell’aeroporto glielo hanno impedito.
CIAI non abbandona Rashad e gli altri colleghi rimasti in Afghanistan ed è costantemente in contatto con loro, mentre sollecita le autorità italiane a individuare una soluzione per il loro spostamento dal Paese.
In un’intervista rilasciata a Valentina Furlanetto durante la trasmissione Ma cos’è quest’estate su Radio24, Rashad ha raccontato come sta vivendo questi drammatici giorni e quali prospettive vede per sé e la sua famiglia.
Ascolta l’intervista:
Qui il podcast della puntata completa.
*Per ragioni di sicurezza è stato utilizzato un nome di fantasia.