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GLI EFFETTI DEL DECRETO SICUREZZA SUI MINORI

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Il Decreto sicurezza potrà avere effetti negativi su tanti minori stranieri che, con le nuove disposizioni, al compimento del 18° anno di età rischiano di uscire dai percorsi di accoglienza e di finire in strada. “Saranno soli e indifesi, come quando sono arrivati“, commenta preoccupata in una nota alla stampa Paola Crestani presidente CIAI, che sottolinea: “Con l’applicazione del Decreto si annullerebbero tanti progetti di inclusione sociale attivi oggi in Italia, come per esempio quello di Ragazzi Harraga a Palermo“.
La preoccupazione di CIAI è che non si possano più garantire protezione e sicurezza ai ragazzi arrivati soli, minorenni, in Italia. Il modello di inclusione sociale proposto da CIAI con il progetto Ragazzi Harraga a Palermo, ad esempio, rischia di vanificarsi per effetto del decreto e di creare insicurezza e instabilità. In meno di due anni Ragazzi Harraga ha coinvolto nei suoi percorsi di formazione e orientamento 240 giovani, di cui il 30% è già entrato nel circuito lavorativo attraverso tirocini in aziende locali e addirittura impieghi stabili. Un modello di inclusione di successo, replicabile, che invece potrebbe vanificarsi in caso di applicazione del decreto. Essere privati della protezione umanitaria – riconosciuta dalla legge in quanto i minori sono categoria vulnerabile – lascerà senza uno status legale migliaia di richiedenti asilo, tra cui i minori non accompagnati, privandoli della possibilità di accedere ad un permesso di soggiorno per minore età”. Ha concluso Paola Crestani
Nell’area metropolitana di Palermo risultano accolte 1.700 persone di cui 700 adulti nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), circa 400 fra adulti e minori inseriti nei progetti del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) Sprar, 600 minori stranieri non accompagnati nei Centri di Accoglienza. Nella città di Palermo sono 300 i minori accolti nelle strutture e 84 hanno il prosieguo amministrativo disposto dal Tribunale dei Minori. Di recente il sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato di voler chiedere al Viminale la sospensione del Decreto Salvini che di fatto restringe i requisiti per il rilascio dei permessi ai migranti, modificando le norme in materia di sicurezza e immigrazione.
 

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