Educazione in Corso: al via a Bari il nuovo progetto

Si è svolto a Bari il kick-off meeting di Educazione in Corso, nuovo progetto CIAI contro la povertà educativa.

Calcio d’inizio, quindi, per questo nuovo intervento, che porta anche nel territorio pugliese un Presidio Educativo CIAI, insieme ad altre azioni che puntano a prevenire l’abbandono scolastico, il fenomeno dei NEET e le forme di devianza.

Il progetto

Si punta sulle famiglie, le comunità territoriali e naturalmente le ragazze e i ragazzi, per stimolare le competenze e la fiducia indispensabili per costruire il proprio futuro.

Partner di progetto, insieme al Comune di Bari, le  scuole ICS Giuseppe Garibaldi, I.P. “LUIGI SANTARELLA”, e I.I.S.S. G. MARCONI – M. HACK, Cinemovel Foundation, CNIPA Puglia, Bass Culture Srl, Faber City – Cooperativa di Comunità di Alberobello e Fondazione SNAM.

Domenico Lamontanara, coordinatore, commenta così un progetto che non può che avere un valore eccezionale per chi appartiene da sempre a questo territorio:

Nei prossimi giorni (o mesi) partiremo con le attività rivolte ai ragazzi e alle ragazze, ai genitori, ai docenti e alla comunità. In questi ultimi mesi ci siamo confrontati con i partner e le scuole, e abbiamo iniziato a immaginare come saranno i nostri interlocutori e beneficiari, quali saranno i loro bisogni e come quest’ultimi incideranno sulla realizzazione delle attività, in parte trasformandole.

La novità porta con sé un senso di incertezza che però sta alimentando in me la curiosità e la voglia di conoscere questi ragazzi e ragazze, cuore delle azioni di progetto e futuro del territorio barese. Perché con il progetto vogliamo contrastare la povertà educativa, attraverso un modello educativo inclusivo, non solo all’interno delle scuole, ma aprendoci al territorio e trasformando le strade e le vie del 1° Municipio da semplici strumenti di mobilità a luoghi vivi di protagonismo, crescita e senso di appartenenza per i giovani.

Mi piace immaginare che la curiosità e l’emozioni che proverò quando conoscerò i ragazzi e le ragazze siano le stesse che abbiano accompagnato mio nonno quando più di sessant’anni fa iniziò ad insegnare nella stessa scuola media dove adesso sta nascendo il presidio educativo territoriale.