Rappresentanti della Cooperazione italiana e di Unicef, autorità etiopiche e organizzazioni locali, bambini beneficiari e operatori sul territorio: da loro è stata oggi animata la conferenza “I bambini migranti, creare un ambiente sicuro per i bambini vulnerabili a Gamo Gofa” organizzata da CIAI ad Addis Abeba.
Nell’introduzione iniziale, il presidente di CIAI Paola Crestani ha sottolineato un aspetto importante del progetto Protect sviluppato in questa zona del sud del Paese., quello della partecipazione dei bambini.
“Crediamo che i bambini stessi siano i principali attori del loro cambiamento. Ed è per questo che siamo molto felici oggi di avere qui con noi un piccolo rappresentante dei bambini coinvolti nel progetto a Gamo Gofa. Sono bambini migranti, che hanno lasciato i loro villaggi di origine alla ricerca di migliori opportunità. Durante il loro viaggio hanno dovuto affrontare molte difficoltà, pericoli e situazioni rischiose. Il nostro obiettivo, in collaborazione con tutti gli altri partner coinvolti nel progetto, è proteggerli, farli crescere in un ambiente sicuro e prendersi cura del loro benessere”.
L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo –che era presente alla conferenza con Cecilia Gentile, rappresentante per l’Etiopia- così ha scritto in merito al progetto Protect: “indubbiamente il progetto ha favorito la consapevolezza della vulnerabilità dei minori tra le istituzioni e la comunità, richiamando le responsabilità di tutti i soggetti, incluse le famiglie di origine, nell’assicurare condizioni idonee per la crescita psico-fisica e l’educazione in un ambiente sicuro. Il monitoraggio sulle attività di progetto svolto dai referenti AICS nel dicembre scorso ha permesso di apprezzare il coinvolgimento e il gradimento della comunità”.
Alla conferenza sono intervenuti fra gli altri, Abdulselam Ahmed, del Ministero delle donne e dei bambini; Matteo Levi, rappresentante di CIAI in Etiopia; Andrea Rossetti, direttore territoriale CIAI; Boshe Bombe, studente dell’Università di Pavia; Mini Bhaskar, specialista del Social Welfare di Unicef; Tesfhaun Mergia , project manager di CIAI.
Significative anche le esperienze raccontate da alcuni beneficiari del Progetto: Tsimon e Musil Kabel al hu Ashebri e Toka Ashrat da quello di Dita.